Le elezioni del 1951: Continua il successo della Dc mentre la città soffre

Dallo sviluppo urbanistico alla perdita di centralità di Sulmona, la città vive una fase di costruzione di opere pubbliche, tensioni politiche e difficoltà economiche

Il 1951 segna un nuovo appuntamento elettorale per Sulmona, ma il clima in cui si svolgono le elezioni è ben diverso da quello del 1946. Se i primi anni del dopoguerra erano stati caratterizzati da entusiasmo e voglia di ricostruzione, il decennio successivo porta con sé una crescente disillusione. L’Italia inizia a rinascere, ma la città di Sulmona sembra restare indietro, soffocata da problemi economici e dal progressivo ridimensionamento della presenza degli uffici statali sul territorio.

Il 10 giugno 1951 si torna alle urne. Compare una lista civica di ispirazione liberale, Campanile e Cupola, che cerca di farsi spazio tra le forze tradizionali. Tuttavia, l’esito elettorale è scontato fin dall’inizio: la Democrazia Cristiana ottiene nuovamente la maggioranza assoluta con 18 seggi, consolidando il proprio dominio politico.

Dietro questa vittoria, però, si celano tensioni interne. All’interno della DC emergono gruppi e correnti, segno di un partito che, pur mantenendo il controllo della città, inizia a mostrare fratture profonde. Le stesse tensioni interne poi porteranno il partito nel 1956 a dividersi in più liste1.

Tratto da: Antonio Mancini, (1988), Le elezioni amministrative a Sulmona dal 1946 ad oggi, Torre dei Nolfi – Bugnara, Edizioni Sertipo Fontamara

Consiglieri eletti nel 1946:

Vincenzo CarboneDCErcole TironeDC
Cleber GiorgiDCCarlo De PanfilisDC
Vittorio Di AlesioDCTorinto SciubaDC
Vittoria Benigni ZimeiDCCarlo GiammarcoDC
Panfilo SettevendemmieDCVincenzo LeopardiDC
Antonio MarinucciDCRosolino Di CensoDC
Giuseppe SchiavoDCPaolo FabriziDC
Lidia BarbatiDCVincenzo D’EsteDC
Giacomo LumiaDCGiuseppe CentofantiDC
Raffaele Di PrimioPSINicola SerafiniPSI
Mario ScoccoPSIFulvia TrozziPCI
Claudio Di GirolamoPCIAnnibale Luigi CorviPCI
Paolo CascianiUVAMario MolinariUVA
Pasquale GiacchesioPSDIRocco SantacrocePSDI
Giovanni BuffoniSMPERaffaele Del NunzioCAMP.


Sindaco sarà l’Avvocato Ercole Tirone; componenti della giunta la Prof.ssa Lidia Barbati, l’Ing. Cleber Giorgi, il Sig. Paolo Fabrizi, il Dott. Torinto Sciuba, il Prof. Vittorio Di Alesio, il Sig. Carlo De Panfilis

Una Città in Stallo: lavori pubblici, Urbanistica e Perdita di Servizi

Durante questo periodo, Sulmona è impegnata ancora in un processo di ricostruzione e sviluppo urbanistico post-bellico. L’attenzione è rivolta alla costruzione di case popolari, alla realizzazione di infrastrutture pubbliche e all’espansione della rete urbana. Il Piano Regolatore Generale assume un ruolo centrale nella definizione dell’assetto urbanistico della città e viene affidato nel 1953 all’Architetto Davide Gazzani2.

Il settore edilizio è dominato da interventi dell’INA-Casa, con la costruzione di nuove abitazioni e le loro prime assegnazioni. Viene installato nel 1952 un distributore di carburante della SHELL Italiana in via Circonvallazione.

L’amministrazione comunale, con il supporto di finanziamenti statali e della Cassa del Mezzogiorno, si impegna nella realizzazione di progetti ed opere pubbliche come3:

  • La realizzazione dell’impianto elettrico del fontanone di Piazza Garibaldi (1952)
  • Completamento della strada Sulmona – Pratola – Raiano (1953)
  • Ampliamento dell’edificio scolastico di Viale Roosevelt (1953)
  • Realizzazione di lavori di urbanizzazione nelle frazioni con la pavimentazione di alcune strade (1954)
  • Costruzione di una nuova scuola elementare nella frazione Bagnaturo grazie a un finanziamento di 15.500.000 lire (1954)
  • Realizzazione di nuove fognature in Via di Circonvallazione Orientale, Via Montesanto, Via del Pero e Via Casino Maione (tra il 1951 e il 1953)
  • Avvio dei lavori per la costruzione del nuovo ospedale di Sulmona finanziato con un mutuo di 200.000.000 di lire (tra il 1953 e il 1954)

Nel periodo 1951-1953 si costruisce inoltre un nuovo edificio postale in Via Manlio D’Eramo (Poste Centrali), potenziando i servizi di comunicazione per i cittadini.

Il periodico studentesco Toh! nato nel 1954

Resta il nodo irrisolto della crisi economica: la città fatica a sviluppare un settore produttivo solido e la chiusura degli uffici statali continua a essere una minaccia costante. Quello che sta vivendo similmente anche oggi.

Verso la fine della legislatura, la situazione precipita con la soppressione del Distretto Militare, un colpo durissimo per Sulmona. La protesta monta rapidamente e nasce il Comitato di Difesa Cittadino che tenta di opporsi alla decisione.

Le tensioni all’interno della Democrazia Cristiana esplodono, rendendo impossibile la tenuta dell’amministrazione. La legislatura si chiude anticipatamente, con la nomina di un Commissario Prefettizio, segno di una città in crisi non solo economica, ma anche politica.

Per la città è un periodo difficile, Sulmona inizia la lotta per non perdere il proprio ruolo centrale in Abruzzo rispetto alle altre città che si ritagliano un nuovo ruolo (Pescara ad esempio) e si cercano di trovare nuove strade di sviluppo.

Si ingrazia il Prof. Raffaele Giannantonio per aver fornito i materiali relativi all’urbanistica ed edilizia della città.

  1. Antonio Mancini, (1988), Le elezioni amministrative a Sulmona dal 1946 ad oggi, Torre dei Nolfi – Bugnara, Edizioni Sertipo Fontamara ↩︎
  2. Raffaele Giannantonio, (2011), L’ARCHITETTURA DEL DOPOSTORIA. Sulmona e la ricostruzione post-bellica, Pescara, Carsa Edizioni ↩︎
  3. V. nota 2 ↩︎

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